Attesa finita, ritorna Bridget Jones e insieme a lei c’è lui, il sogno di tutte, Patrick Dempsey. Ma che ci fa il “dottor Stranamore” con la nostra eroina strampalata? Facciamo un passo indietro, anzi due. Siamo nel 2001 e nel primo capitolo, “Il diario di Bridget Jones”, la trentenne Bridget (Renèe Zellweger), single frustrata e sovrappeso, è contesa dall’irresistibile donnaiolo Daniel Cleaver (Hugh Grant), suo capo, e l’avvocato imbranato Mark Darcy (Colin Firth). Alla fine tra equivoci e scazzottate la spunta il giurista dai maglioni improponibili. Ed è con la coppia Jones/Darcy che comincia il sequel del 2004, “Che pasticcio, Bridget Jones!”. La trama, seppure con scenari diversi, si ripete in tutto e per tutto, compreso il duello finale che ancora una volta vede vincitore il buon Mark.

Il terzo capitolo sarebbe dovuto arrivare da lì a poco, ma in pieno stile Jones il progetto ha avuto non pochi problemi, a cominciare da Renée Zellweger che avrebbe detto “sì” solo ad una condizione, quella di non dover ingrassare di nuovo. Intanto il film scritto da Helen Fielding si è trovato senza regista e, orrore orrore, senza Hugh Grant che ha rifiutato categoricamente di vestire di nuovo i panni di Daniel Cleaver, ritenendo che la sceneggiatura fosse troppo deludente. Come sostituire, allora, l’icona delle commedie romantiche per eccellenza senza provocare un trauma a tutte noi fan? E beh, strategicamente, la scelta non poteva che ricadere su Patrick Dempsey. E così nel giro di pochi secondi arrivi a pensare – e non me ne voglia – “Hugh Grant, chi?!”
Ad arricchire il trio stellare arriva anche Emma Thompson, e con un cast del genere, diciamoci la verità, se avesse ragione Grant, riusciremo a perdonare anche una sceneggiatura non all’altezza.

Alla regia dopo infiniti “se” e “ma” ritorna Sharon Maguire che ha diretto “Il diario di Bridget Jones”. E dunque, finalmente, dopo “soli” 12 anni ci sono tutti e si dà il via al ciak di “Bridget Jones’s Baby!”. Qui la quarantenne Bridget, nuovamente single dopo l’ennesima rottura con Mr. Darcy, decide di concentrarsi sul suo lavoro di produttrice di un notiziario di punta e dedicarsi agli amici. Finalmente sembra avere tutto sotto controllo… sembra! Presto la sua vita viene sconvolta dall’incontro con Jack, americano affascinante che è l’opposto di Mark. In un assurdo colpo di scena Bridget si ritrova in dolce attesa e con un dubbio enorme: chi dei due è il padre del bambino?

Lo scopriremo dal 22 settembre prossimo al cinema.

Ribattezzata da un vecchio amico Vanna Mò si definisce un'adorabile rompicoglioni anche se crede di essere più adorabile che rompicoglioni. Amante del calcio e laziale patologica, il suo grande amore è stato il pappagallino Olimpia, bianco celeste che ripeteva tutto tranne "forza Lazio". Chiacchierona e lunatica, ha le pubbliche relazioni nel dna. Socievole e social, è un segugio del web. Nonostante il curriculum sentimentale horror sogna il grande amore delle commedie rosa che colleziona e attende l’arrivo del suo Mr. Big come in “Sex and the City”. Convinta di essere una ragazzina (guai a chiamarla “signora”!), “frettella” per non dire ansiosa, maniaca della puntualità e della programmazione, il suo motto è “nella vita ho scelto il buon umore!”.

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