Tra le cose che più mi piacciono ci sono quelle coppie che sanno fondere con passione il lavoro e la vita privata. Credo che nulla possa rendere più complici due compagni che si completano anche professionalmente. Ed è proprio la complicità che si può cogliere in ogni sguardo che si lanciano e ogni sorriso che si scambiano Ivan Fedele e Rosa Alvino, davanti al libro che hanno scritto insieme “Non avrai altro Dio all’infuori di Claudio”. Ivan è attore e cabarettista che con Cristiano Di Maio forma il duo comico Ivan e Cristiano portato al successo da Made In Sud, Rosa è una giornalista televisiva in costante ascesa, il “Claudio” del titolo è Baglioni.

Tutto il resto ce lo raccontano loro

Un libro scritto a 4 mani, a chi è venuta l’idea? E perché Baglioni?

Ivan: Da un po’ di anni avevo chiesto a Rosa di mettere giù qualche idea per un suo libro, avevo letto in passato qualche suo spunto di romanzo, purtroppo mai concluso.
Conoscendo la sua indole riflessiva, avevo intuito che senza una rete di protezione e una mano che l’accompagnasse, sarebbe stato difficile convincerla. E così insieme, ci siamo imbattuti in questa nuova avventura.

Rosa: Un’esperienza a quattro mani e a due cuori, come ci piace sottolineare, un’idea che ci è nata tra le dita dopo un breve soggiorno romano. Si dice che si scrive su qualcosa che si conosce molto bene o su argomenti totalmente ignoti a noi. Noi siamo davvero appassionati ammiratori di Baglioni e la conoscenza profonda delle sue canzoni e della sua storia artistica è stata la fonte principale d’ispirazione.

Ivan Fedele e Rosa Alvino
Ivan Fedele e Rosa Alvino

Cosa racconta “Non avrai altro Dio all’infuori di Claudio”?

Ivan: Luca, trentaseienne romano, proprietario di un B&B, è un vero e proprio fanatico di Claudio Baglioni. Sara, invece, vive a Milano con il fidanzato Arturo e la sua vita scorre serena fino a quando suo padre, proprietario di una farmacia al centro di Roma, se ne fugge a Cuba per incidere dischi latinoamericani, essendo una meteora musicale degli anni ’60. L’affascinante Dottoressa, quindi, è costretta a ritornare nella sua città natia per rimettere a posto i cocci di una famiglia giunta allo sfacelo. Una sera Luca e Sara si conoscono in un pub e, complice qualche bicchiere di troppo, vivono una notte di passione. Quella notte di passione diventa il preludio a un inaspettato e complicato innamoramento. Sara però odia gli ossessionati, quindi Luca fa di tutto per nasconderle il suo segreto, la sua ossessione per Baglioni.

Com’è stato scrivere insieme?

Rosa: E’ stato stimolante e complesso. La peculiarità di questo libro è la coesistenza di due “Io narrante”: Luca/Ivan e Sara/Rosa. Stili e punti di vista diversi che si incastrano, che ci hanno concesso di spaziare su punti caratteriali differenti ed eventi raccontati in modo complementare, regalando strambi equivoci e situazioni divertenti che ci hanno fatto scoprire i rispettivi lati “artistici” sconosciuti all’altro.

Come ci si mette d’accordo sullo svolgersi della storia e la stesura del libro?

Ivan: Ciò che ci ha permesso di trovare una trama “efficace” è stato cercare di capire “da lettori e da fan” cosa avrebbe potuto essere accattivante da sfogliare. Cosa sarebbe stato piacevole da leggere cucendo e tessendo elementi come una storia d’amore, la nostra generazione e la musica del cantautore romano? Da queste semplici osservazioni, con una particolare attenzione a luoghi, date e sonorità che amiamo, è nato “Non avrai altro Dio all’infuori di Claudio”.

Luca e Sara dunque sono un mix di fantasia e autobiografia?

Ivan: Qualcosa di autobiografico c’è. Luca è un sognatore come il sottoscritto e Sara è più razionale e pragmatica come Rosa. Abbiamo preso a piene mani, dalla nostra storia di appassionati del cantautore, la frenesia dei concerti e la voglia di condividere con i nostri compagni di viaggio la passione musicale.

Rosa: E’ il racconto di una generazione, di quelli che hanno vissuto la musica con quelli come noi e che non vogliono smettere di sognare. Non è solo un libro per i fan, è un romanzo per tutti quelli che, nonostante i compromessi della vita e della maturità, cercano di ritagliarsi nella passione (di qualsivoglia natura: sport, libri, musica cinema) un pezzetto di leggerezza e di innocenza.
Perché crescere vuol dire fare delle scelte, rinunciare e spostare i piani delle priorità. Questo viaggio di formazione, che nel romanzo è vissuto principalmente da Luca, è un percorso interiore che appartiene un po’ a tutti i puri sognatori.

Cosa si prova davanti all’opera finita?

Rosa: Anche se non sono madre, è stato vivere ciò che ci raccontano gli studiosi, la fase Baby Blues, quella sensazione di liberazione e gioia alternata dall’emozione malinconica di vuoto. Quando abbiamo avuto tra le mani il testo completo, con la copertina in bella vista, ideata per noi da Spartaco Ripa, è stato come vedere un figlio in fasce. Finalmente dopo averlo pensato, immaginato, potevamo toccarlo, sfogliare e odorare.

Rosa, avevi già scritto un libro?

Rosa: Avevo scritto dei piccoli racconti, partecipato a dei concorsi di scrittura, ma avevo bisogno di “un gancio in mezzo al cielo” per percorrere questa strada mai battuta.
Venendo dal giornalismo televisivo ero abituata maggiormente a scoprire e capire gli interlocutori che mi trovavo di fronte. Adesso, mettersi a nudo in una propria opera è stato come fare un viaggio dentro se stessi, capirsi e accettare anche delle debolezze.

Avete già altre storie in mente che diventeranno libri?

Ivan: Stiamo lavorando al sequel di “Non avrai altro dio all’infuori di Claudio”, Luca e Sara meritano altre avventure da vivere insieme. La nostra casa editrice, la Homo Scrivens di Aldo Putignano ci ha proposto una seconda opera. Come rinunciare alla voglia di mettersi nuovamente in gioco con i nostri beniamini? E poi stiamo scrivendo anche un’altra storia, ambientata a Napoli, totalmente diversa.

Questo libro è quanto mai attuale, Claudio Baglioni patron di Sanremo, che festival sarà?

Ivan: Da cultori della kermesse musicale con un Direttore Artistico così a noi caro, siamo in trepidante attesa di vedere il lavoro svolto da Baglioni.
Abbiamo già coinvolto amici e appassionati in gruppi vari per commentare in diretta il Festival, gli auguriamo davvero il meglio per questa esperienza che sarà di certo innovativa.

Rosa: Conoscendo la fama da perfezionista meticoloso del cantautore romano, ci aspettiamo un Festival ricco di musica e pregno di qualità. Ci saranno duetti musicali e trovate artistiche che resteranno nella storia di Sanremo. Inoltre il 10 febbraio, il giorno della finale, saremo nel paese ligure per presentare il nostro romanzo a “Casa Sanremo”.

I vostri prossimi progetti?

Ivan: Attualmente sono in tournée teatrale con “Troppo Napoletano” e su Radio CRC con il programma “Il Fattappost”, sempre in tandem con Cristiano Di Maio. Ci saranno presto nuovi progetti, ma spero che la scrittura possa essere sempre presente, come una candida e bellissima “Second Life”.

Rosa: Da giornalista professionista spero di continuare con proficuo lavoro il mio mestiere, cercando di migliorarmi e di fare sempre di più.

Per quanto concerne la sfera artistica della scrittura, spero che possa essere l’altra faccia della mia vita lavorativa nel futuro “senza se e senza ma”.

Diamo indicazioni per acquistare il libro.

Ivan: Il romanzo è acquistabile e ordinabile in tutte le librerie o sugli store digitali come Amazon, Ibs, ecc.

Però acquistandolo qui e scrivendo alla mail homoscrivens@gmail.com si può avere una copia con dedica personalizzata e senza spese di spedizione.

Ribattezzata da un vecchio amico Vanna Mò si definisce un'adorabile rompicoglioni anche se crede di essere più adorabile che rompicoglioni. Amante del calcio e laziale patologica, il suo grande amore è stato il pappagallino Olimpia, bianco celeste che ripeteva tutto tranne "forza Lazio". Chiacchierona e lunatica, ha le pubbliche relazioni nel dna. Socievole e social, è un segugio del web. Nonostante il curriculum sentimentale horror sogna il grande amore delle commedie rosa che colleziona e attende l’arrivo del suo Mr. Big come in “Sex and the City”. Convinta di essere una ragazzina (guai a chiamarla “signora”!), “frettella” per non dire ansiosa, maniaca della puntualità e della programmazione, il suo motto è “nella vita ho scelto il buon umore!”.

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