Il nuovo talent show comico “Eccezionale veramente” prodotto da “Colorado Film”, in onda in prima serata su LA7, è iniziato il 17 marzo scorso. E’ inutile dire che il titolo del nuovo format (gara tra comici esordienti) richiama il film “Eccezzziunale… veramente”, commedia all’italiana del 1982, che racconta la vita calcistica di tre tifosi: il milanista Donato, l’interista Franco e lo juventino Tirzan, diretta da Carlo Vanzina e interpretata dal poliedrico attore Diego Abatantuono che è anche uno dei giudici del talent. Il programma tv, presentato da Gabrielle Cirilli, prevede la partecipazione di comici esordienti che vengono giudicati da una giuria composta, oltre ad Abatantuono, da Selvaggia Lucarelli e Paolo Ruffini e da un giudice (ospite speciale) che cambia in ogni puntata. Il format è composto da dodici puntate. Nelle prime otto si svolgono le selezioni, le altre quattro rimanenti sono riservate alle semifinali e alla finalissima. I comici si sfidano in performance della durata di tre minuti. Durante la loro breve esibizione i concorrenti devono convincere i giudici delle loro capacità. Per approdare alla fase finale bisogna superare il giudizio della giuria dove ogni giurato darà il proprio voto (da 1 a 10) alla performance. Il quarto giurato – o giudice speciale – nella fase finale del programma può “ripescare” uno dei comici che si sono esibiti e portarlo in semifinale. Il giudice speciale può anche non essere un comico e provenire da altri settori che non siano necessariamente dello spettacolo, quali, sport, cultura o altro. Tra i nomi che hanno già preso parte al programma il premio Nobel Dario Fo, Renato Pozzetto, Massimo Boldi, Raul Cremona, Gabriele Salvatores, Oscar Farinetti e Gianni Rivera.

Siamo l’unica cellula vitale di un palazzo di via dei Mille dove abbondano badanti, cani antipatici e zanzare senza scrupoli. Beviamo più caffè che acqua e gli unici contratti a tempo indeterminato li abbiamo fatti alle sigarette. Passiamo la giornata a sfotterci, a spettinare idee, a soffrire con entusiasmo e a ricevere tutti i pazzi che riescono a trovarci. Il problema è che ritornano anche, perché ormai ci considerano una Onlus.

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