Si è conclusa nel 2004, ma i fan non smettono di sperare in una reunion degli “amici”.
È stato il vero capostipite di tutte le serie tv che vediamo oggi. I loro appartamenti a New York erano un po’ casa nostra. A volte ci siamo sentiti Ros, e qualche altra volta pure Phoebe. Hanno fatto scoprire i risvolti comici di vite normali e sono diventati anche un po’ “amici” nostri. Stiamo parlando ovviamente di “Friends”, la celeberrima serie andata in onda dal 1994 fino al 2004.

L’episodio finale è stato quello visto dal maggior numero di persone nell’ultimo decennio e insieme a Rachel (Jennifer Aniston), Monica (Courtney Cox), Chandler (Matthew Perry), Phoebe (Lisa Kudrow), Joey (Matt LeBlanc) e Ross (David Schwimmer) abbiamo riso, sofferto e gioito per dieci lunghi anni. Friends non aveva una grande trama, ma aveva dalla sua la forza della normalità di un gruppo di amici. Le storie d’amore che nascono, quelle che finiscono, i figli, il lavoro, le cene e le feste del Ringraziamento trascorse insieme: una ricetta vincente che ovviamente, oltre alla longevità, ha regalato allo show numerosi premi come ad esempio l’Emmy Awards nel 2002 come “miglior commedia” . Anche se girata negli studi della Warner Bros in California, le vite dei personaggi erano ambientate nella Grande Mela, in particolare nel distretto di Manhattan. La stessa sigla di “Friends” rimane la colonna sonora per un’intera generazione, si tratta di “I’ll be there for you” dei Rembrandts e che fa da sottofondo a scene in cui i protagonisti sono intenti in una serie di giochi d’acqua in una fontana di New York.

La parlata lenta e scandita di Ross, il “come ti va?” di Chandler, le canzoni di Phoebe, la propensione di Rachel al pianto sono solo alcuni degli espedienti narrativi che tutti i fans di “Friends” conoscono bene. Si è parlato poco tempo fa di una reunion che avrebbe visto di nuovo gli interpreti calarsi nuovamente nei ruoli che li hanno resi celebri, ma a quanto pare si trattava solo di voci di corridoio mai confermate dai diretti interessati né dagli ideatori Bright, Kauffman e Crane né dagli attori. Agli irriducibili fan non resta che vedere e rivedere le repliche che continuamente trasmettono in tv.

Toglietele cibo e acqua ma non vi avvicinate alle sue sacre otto ore di sonno. Giornalista, trashmaniaca e whatsapp addicted, colleziona tatuaggi, ex ragazzi sbagliati e, a volte, morsi di cani. Si definisce una “santa”, anche se col tempo ha leggermente modificato uno degli insegnamenti di Gesù: «Contraddici il prossimo tuo come te stesso» e se la sua ironia non trova sfogo in qualche contorta metafora allora emette intensi mugugni da cineteca. Ha portato il suo celebre modo di gesticolare in giro per il mondo tra Roma, New York e Milano ma il suo rifugio, luna park e scrigno dei sogni rimane sempre il borgo incantato di Pietramelara.

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