Ci hanno da sempre divertito le campagne pubblicitarie della Redbull, celeberrimo lo slogan “Redbull ti mette le ali”, ormai famosissimo in tutto il mondo. Ma a quanto pare, questa stessa frase è diventata il motivo della condanna della casa americana produttrice del più famoso energy drink.

Spetta infatti all’azienda rimborsare 13 milioni di dollari ai consumatori a cui, stranamente, non sono spuntate le ali. La vicenda ha aspetti assurdi e ci si chiede come sia possibile chiedere un risarcimento dei danni per una ragione così assurda. Sembra una burla ma quello che è successo nella realtà.

La Redbull ha deciso di accettare la condanna per evitare le lungaggini processuali e i costi della giustizia americana che è, in maniera risaputa, una delle più onerose del mondo e ha deciso, così, di rimborsare i consumatori che ne faranno richiesta con una banconota di 10 dollari oppure offrirà due prodotti per un ammontare di 15 dollari. Questo, ovviamente, fino a raggiungimento del tetto massimo prefissato di 13 milioni.

Toglietele cibo e acqua ma non vi avvicinate alle sue sacre otto ore di sonno. Giornalista, trashmaniaca e whatsapp addicted, colleziona tatuaggi, ex ragazzi sbagliati e, a volte, morsi di cani. Si definisce una “santa”, anche se col tempo ha leggermente modificato uno degli insegnamenti di Gesù: «Contraddici il prossimo tuo come te stesso» e se la sua ironia non trova sfogo in qualche contorta metafora allora emette intensi mugugni da cineteca. Ha portato il suo celebre modo di gesticolare in giro per il mondo tra Roma, New York e Milano ma il suo rifugio, luna park e scrigno dei sogni rimane sempre il borgo incantato di Pietramelara.

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